martedì 19 gennaio 2016

I SOLDI NASCOSTI DELLA POLITICA: LE FONDAZIONI (seconda puntata)

Cosa sono veramente le fondazioni? Perché sono così care ai partiti?
Le Fondazioni, oltre ad essere dei paradisi fiscali, veri e propri buchi neri dove scompaiono e appaiono milioni di euro praticamente senza controllo, sono da tempo diventate dei bacini di reclutamento dei politici.

Oggi parliamo della Fondazione Italianieuropei, nata nel 1999 quando D'Alema era premier e della quale è tuttora presidente.

Conosciamo tutti la carriera del Leader Massimo (PDS, DS, Ulivo e PD) ma oltre a lui, andiamo a conoscere soci fondatori, membri, finanziatori e inserzionisti.



Questi sono nomi che conoscete molto bene:

- GIULIANO AMATO in politica dal 1978, ex deputato nel PSI a fianco di Craxi, ex ministro del tesoro ed ex presidente del consiglio.
Autore del prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani nel 1992, in compenso oggi è uno dei pochi pensionati d'oro.

- ALFIO MARCHINI costruttore romano, ex consigliere del comune di Roma durante l'amministrazione Marino, e oggi di nuovo candidato sindaco con una sua lista civica. Ci saranno forse D'Alema e tutti i bersaniani pronti ad appoggiare la sua candidatura a sindaco? Il dubbio c'è e rimane...

- PIERCARLO PADOAN attuale ministro del Tesoro di Renzi.

- MARCO TRONCHETTI PROVERA l'uomo da 48 miliardi di debiti, un primato mondiale, colui che ha devastato ogni azienda che ha toccato, dalla Pirelli a Telecom. Da ricordare che ha appoggiato e finanziato la campagna elettorale di Mario Monti insieme alla famiglia Agnelli, a Luca Cordero di Montezemolo e a Diego Della Valle.

Ma troviamo anche Lucia Annunziata (direttrice dell'Huffington Post, ex presidente Rai), Francesco Boccia, Gianni Cuperlo, Anna Finocchiaro, Francesco Profumo (ex ministro), Luciano Violante, Nicola Zingaretti, Carlo De Benedetti.

La lista è infinita e alle persone dobbiamo aggiungere le aziende benefattrici: case di cura, ospedali, fondi azionari, costruttori di centrali elettriche, cooperative, aziende farmaceutiche ma anche Finmeccanica, Pirelli, Poste, British American Tobacco (esatto, la stessa che finanzia pure la fondazione Open di Renzi), Piaggio, FS, Mps, Enel, Eni, Unicredit, Rai, Aeroporti di Roma.

Volendo potete anche andare a cena durante le varie raccolte fondi.
Il conto è un tantino salato: da 1.000€ in su, pagato in anticipo e tramite bonifico bancario.

La fondazione Italianieuropei non è l'unica in cui troviamo D'Alema, presente anche in FEPS Foundation for European Progressive Studies, che l'ex premier guida dal 2008 e che fino ad ora ha ricevuto dall'Ue 16,7 milioni di euro di finanziamenti pubblici europei.

A cosa serve secondo D'Alema la fondazione Italianieuropei?
«Scopo della nostra fondazione è la diffusione di cultura politica attraverso strumenti editoriali e iniziative.»

Per noi tutto questo è l'espressione di un vero e proprio ecosistema dove la tessera del partito di destra o sinistra è irrilevante, qui siedono tutti allo stesso tavolo: le multinazionali chiedono favori e danno indirizzi politici, la politica gestisce opportunamente la domanda e a volte genera l'offerta mentre i media raccontano la storiella che gli italiani devono sentire.

Le fondazioni sono centri di potere, discrete e con sufficienti fondi da muovere i consensi.


P.S.: Domani parleremo della fondazione Nuova Italia di Gianni Alemanno!
A questo link invece il post di ieri sulla fondazione Open di Renzi!
https://www.facebook.com/sorial.giorgio/posts/1227314603952465:0


FONTE ---> https://www.facebook.com/sorial.giorgio/photos/a.675255502491714.1073741825.673589539324977/1227746177242641/

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