Era il Carroccio a pagare tutti conti della famiglia Bossi. «Dopo la malattia di Umberto, non solo lui, ma la moglie e i figli erano interamente mantenuti dalla Lega e i “costi dei ragazzi” erano addirittura di gran lunga superiori a quelli che lo stesso segretario della Lega immaginava» scrive il giudice dell’ottava sezione penale di Milano Vincenzina Greco. Lo mette nero su bianco nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 14 marzo ha condannato con rito abbreviato Riccardo, primogenito del senatùr, a un anno e otto mesi per appropriazione indebita aggravata.
Il processo - il primo ad arrivare a sentenza dopo gli scandali del 2012 – ha al centro una serie di spese saldate con i fondi dei rimborsi elettorali destinati a via Bellerio. Le prove, per il giudice, che Bossi Jr siano andati ben 158mila euro sono «ponderose e granitiche». Soldi utilizzati per pagare tra il 2009 e il 2011 «debiti personali, noleggi auto, le rate dell’università dell’Insubria, l’affitto di casa, il mantenimento dell’ex moglie, l’abbonamento alla pay-tv, luce e gas e anche il veterinario per il cane».
A provarlo ci sono le intercettazioni tra l’ex tesoriere Francesco Belsito (anche lui a processo in un altro filone dell’inchiesta) e Nadia Dagrada, storica segretaria di Bossi. Per il legale di Riccardo, l’avvocato Francesco Maiello, invece, «l’impressione è che con questa sentenza si sia voluto coinvolgere, a tavolino, il figlio, che non sapeva si trattasse di denaro pubblico, nel reato al massimo commesso dal padre».
(fonte http://www.ilgazzettino.it/italia/primopiano/condanna_bossi_lega_nord-1784017.html)
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