Oggi tocca a Riccardo Bossi, il figlio del Senatùr, condannato a un anno e 8 mesi per appropriazione indebita aggravata per le presunte spese personali con i fondi del Carroccio.
Soldi pubblici che avrebbe usato per pagare debiti personali, noleggi auto, rate dell’università dell’Insubria, affitto di casa, il mantenimento dell’ex moglie, l'abbonamento alla pay-tv, luce e gas e anche il veterinario per il cane.
In pratica tutta la famiglia è imputata per appropriazione indebita:
Umberto, Renzo (il Trota) e Riccardo.
Ad unirli, oltre il legame di parentela c'è ll’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, anche lui imputato, per appropriazione indebita per le presunte spese, ma con rito ordinario (il processo è ancora in corso).
Insomma, quella che si dice una famiglia molto unita...
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