domenica 17 gennaio 2016

Tra #Obama & #Renzi c'è: Jim Messina da 100mila€ (soldi pubblici italiani)

Questo è Jim Messina.
È il super consulente che ha gestito la campagna elettorale di Obama nel 2012. Secondo 'Repubblica', è a lui che Renzi si è rivolto per vincere il referendum che ha cucito su sé stesso. Pare che il contratto stipulato dal Pd preveda un compenso da 100.000 euro. E, in caso di successo, la riconferma del guru per le elezioni politiche.
Incredibile, vero?

Come se i giornali, le televisioni e i megafoni al guinzaglio del partito unico non fossero sufficienti. Forse gli analisti, i notisti politici, gli opinionisti, i sondaggisti, i retroscenisti, gli inviati, gli scribacchini e i pennivendoli che la banda Renzi ha già a libro paga non bastano?
Evidentemente no.
Questa volta, per rubare il Senato ai cittadini e regalarlo ai partiti, per far passare l'idea che senza questa indegna schiforma il Paese non possa andare avanti, e per venderci definitivamente il prodotto-Renzi come fosse l'I-phone di nuova generazione c'è bisogno di uno sforzo in più. C'è bisogno di un bravo comunicatore, che renda credibile il piazzista.
Ecco, questa è la politica oggi.
Da Berlusconi a Renzi, la politica dei piazzisti. Dei venditori di fumo, dei distillatori di vuoto cosmico. Dei tweet e delle slides. Dei "riformisti" che non riformano nulla e salvano il marcio, ma grazie ai media complici te la vendono come se fosse una rivoluzione epocale. Pardon, una rottamazione.
E mentre noi ci battiamo per misure concrete come il microcredito e il reddito di cittadinanza, questi ingaggiano i più spregiudicati comunicatori per rivendere il nulla.
Con quali soldi, signori? Ma con i nostri, si capisce.
Con il finanziamento pubblico ai partiti. Dai 45,5 milioni di euro in rimborsi elettorali per gli anni recenti sbloccati senza uno straccio di controllo sui bilanci (ricordate la BoccadutriCard?), alla torta da 10 milioni che si spartiranno per il solo 2015. Più il 2x1000, più le agevolazioni, più i rimborsi per le spese di mandato che i parlamentari versano direttamente -esentasse- nelle casse dei partiti, più la cassa integrazione, più tutti quelli accumulati in passato, più i fondi usati per finanziare i giornali e quelli destinati alla campagna promozionale di Expo (che per magia si è trasformata nella campagna elettorale del candidato Sala a Milano).
TUTTO CON I NOSTRI SOLDI.
Intanto il Movimento 5 Stelle rifiuta i rimborsi elettorali e il 2x1000 ai partiti, si dimezza gli stipendi e restituisce allo Stato e ai cittadini le eccedenze di indennità, le diarie e i rimborsi non spesi, versandoli in un fondo di garanzia per il microcredito. Pensate: il M5S ha l'assurda idea di slegare la politica dai soldi, e di rimettere in circolo le risorse a favore della comunità.
Poi arrivano questi vampiri succhiasoldi a spremere i vostri portafogli per pagarsi fior fiore di comunicatori, con i quali raccontarvi che stanno facendo i vostri interessi: CI RUBANO I SOLDI, E CI DICONO CHE CE NE DARANNO DI PIÙ.

Pensiamoci, quando ci ritroveremo a votare.


FONTE: https://goo.gl/ciDDql



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