Il quadro che emerge dal Rapporto rifiuti urbani dell’Ispra ci dice che nel 2014 l’Italia ha raggiunto il 45,2% di raccolta differenziata, quindi superando di poco quel 45% che la legislazione europea prevedeva per il 2008.
Il 31% dei rifiuti urbani finisce ancora in discarica, il recupero di materia si ferma al 25% mentre quello della frazione organica raggiunge il 16%. Il 21% dei rifiuti viene incenerito (17% inceneritori, 2% cementifici e 2% CSS).
Ben 14 province, nel 2014, presentano livelli di raccolta al di sopra del target del 65%. I livelli più elevati di raccolta differenziata si rilevano per la provincia di Treviso, che nel 2014 supera l’80% (81,9%), e per quella di Pordenone, con il 76,8%.
I più bassi livelli di raccolta differenziata, inferiori al 10%, si osservano, invece, per le province siciliane di Enna (6,1%), Palermo, Siracusa (entrambe al 7,8%) e Messina (8,4%).
Il costo medio annuo pro capite di gestione del servizio risulta di 165 euro per abitante all’anno.
Qui potete scaricare le schede regionali ed il rapporta completo
http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/rapporto-rifiuti-urbani-edizione-2015
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