mercoledì 9 settembre 2015

STIAMO FRIGGENDO L’AMBIENTE

Ci siamo mai chiesti come bisogna smaltire l’olio alimentare esausto? Pensate che ogni famiglia in Italia produce da 5 a 7 kg di olio vegetale esausto in un anno.
Uno dei sistemi più utilizzato dagli italiani per smaltire gli oli esausti (olio utilizzato per friggere ma anche olio di sott'oli e tonno) è quello di gettarlo nel lavandino. Questo sistema è sbagliato per quattro ragioni:

  1. intasamento delle reti fognarie con i conseguenti costi di manutenzione
  2. maggior costo per la depurazione delle acque a carico dei cittadini
  3. inquinamento delle falde
  4. inquinamento delle acque superficiali (laghi, fiumi, mare) con danni all'ecosistema, alla flora e alla fauna.

Ed allora cosa fare? In attesa che chi di dovere si decida a fare a raccolta differenziata porta a porta degli oli esausti (solo pochi Comuni in Italia lo fanno) bisogna mettere questi oli in un contenitore e portarli alle isole ecologiche.

Gli oli esausti vengono raccolti dal CONOE che provvede al trattamento ed a riavviarlo al riutilizzo. I maggiori utilizzi sono biodiesel, grassi industriali e lubrificanti vegetali.



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