Uno dei sistemi più utilizzato dagli italiani per smaltire gli oli esausti (olio utilizzato per friggere ma anche olio di sott'oli e tonno) è quello di gettarlo nel lavandino. Questo sistema è sbagliato per quattro ragioni:
- intasamento delle reti fognarie con i conseguenti costi di manutenzione
- maggior costo per la depurazione delle acque a carico dei cittadini
- inquinamento delle falde
- inquinamento delle acque superficiali (laghi, fiumi, mare) con danni all'ecosistema, alla flora e alla fauna.
Ed allora cosa fare? In attesa che chi di dovere si decida a fare a raccolta differenziata porta a porta degli oli esausti (solo pochi Comuni in Italia lo fanno) bisogna mettere questi oli in un contenitore e portarli alle isole ecologiche.
Gli oli esausti vengono raccolti dal CONOE che provvede al trattamento ed a riavviarlo al riutilizzo. I maggiori utilizzi sono biodiesel, grassi industriali e lubrificanti vegetali.
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