Poste Italiane rinuncia al Servizio Postale Universale e il M5S chiama Caio in audizione
Il Servizio Postale Universale, nella sua accezione dovrebbe garantire a tutti i cittadini una serie di servizi minimi mediante una rete capillare sul territorio, e indipendentemente da fattori di reddito o collocazione geografica. La società Poste Italiane s.p.a. sta, invece, portando avanti "piano Poste" che prevede una riduzione degli uffici postali presenti sul territorio italiano, mettendo così a rischio la credibilità aziendale e creando disagi per moltissimi anziani e loro famigliari.
Oltre alla chiusura degli uffici postali più periferici e montani, si parla anche di una riduzione di personale e degli orari apertura degli sportelli. Il danno maggiore sarà a carico dei cittadini più anziani che, per pagare le bollette, e ritirare le pensioni saranno costretti a percorrere numerosi chilometri prima di arrivare all'ufficio postale. Moltissimi anziani non sono in grado di spostarsi autonomamente e dovranno chiedere aiuto ai figli che per portarli in auto all'ufficio più prossimo saranno costretti a prendere dei permessi lavorativi.
Se non avverrà un cambio di tendenza non sarà difficile vedere scene di nervosismo e lunghissime file, superiori a quelle a cui già, purtroppo, siamo abituati.
Il M5S da diversi mesi si batte per evitare lo smantellamento progressivo della rete che si sta verificando in modo massiccio nelle zone più periferiche del Paese: abbiamo presentato diversi emendamenti alla legge di stabilità a prima firma Liuzzi per scongiurare l'ennesimo taglio ingiustificato a un servizio essenziale per la comunità.
E' assurdo che gli stessi partiti che hanno bocciato i nostri emendamenti in stabilità, ora si sono svegliati e stanno presentando diversi atti di sindacato ispettivo (ben 27 tra interrogazioni, question time e interpellanze) per risolvere un problema che il M5S aveva già indicato in stabilità e in fase di privatizzazione di Poste Italiane.
In seguito alle numerose sollecitazioni ricevute, il sottosegretario del MISE Antonello Giacomelli, la scorsa settimana, ha incontrato l'A.D. di Poste Italiane, Francesco Caio, per cercare di trovare una soluzione. Il M5S vuole conoscere il contenuto del loro incontro e per questo ha chiesto e ottenuto un'audizione con Caio in commissione.
Ci aspettiamo, che le Poste pensino a vendere meno gratta e vinci e cancelleria e tornino a focalizzarsi sul servizio postale essenziale che devono garantire, nell'interesse dei cittadini e del Paese.
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