Il Parco Nazionale dello Stelvio, simbolo della tutela ambientale dal 1935, sta per essere smembrato per mano della partitocrazia del Trentino/Südtirol nelle segrete stranze della Commissione dei 12. Nel marzo scorso ho depositato un'interrogazione parlamentare (4-04106) al ministro dei disastri ambientali Galletti chiedendo di rendere pubblica la posizione del Governo sul futuro dell'ente parco ma non è arrivata ancora nessuna risposta, nemmeno dopo un intervento di sollecito pronunciato in Aula nel mese di settembre. Nel frattempo, la commissione paritetica ha continuato a lavorare nascondendo la verità all'opinione pubblica. Una tale mancanza di trasparenza è inaccettabile e rappresenta un'ulteriore minaccia all'autonomia. La commissione è un organo che funziona con logiche e modalità operative obsolete che non sono giustificabili in uno stato di democrazia.
Solo grazie all'impegno di Franca Penasa la situazione non è degenerata ed è per questo che voglio esprimerle pubblicamente il mio apprezzamento. L'opera di coinvogimento e di divulgazione che ha portato avanti in questi anni è stata essenziale per la tutela del parco ma non può essere lasciata sola.
Il notaio del decreto SfasciaItalia Galletti non ha ancora risposto all'atto ispettivo M5S. I soggetti interessati e le associazioni che hanno a cuore il futuro e lo sviluppo trasnazionale del parco hanno il sacrosanto diritto di sapere. Siamo stufi di aspettare. Il governo deve assumersi la responsabilità di dire la verità e di informare i cittadini rompendo il muro del silenzio che protegge gli autori di questa vergogna.
Nessun commento:
Posta un commento