In primo luogo si racconterà dell’arresto dell’ex ministro dell’ambiente, Corrado Clini, per aver peculato (circa un milione di euro su un conto intestato in Svizzera), su un progetto di riqualificazione ambientale in Iraq. Clini aveva per le mani 54 milioni di euro da gestire per l’Iraq, ma di quelli, secondo i magistrati, alcuni sono tornati nel suo conto a Lugano, cifrato con la dicitura “pesce”.
In secondo luogo si parlerà del caso Hera, l’inquinamento che ne comporta e il suo esempio come una delle più grandi municipalizzate d’Italia. Hera, infatti, gestisce luce, acqua, gas e rifiuti per 250 comuni in Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Venezia-Giulia, e ha sede in centro a Bologna, dove lavorano settecento persone.
Il Corriere della Sera pubblica sul suo sito internet ha pubblicato un’anticipazione: si tratterà della Protex Italia Spa di Forlì, fra i cui soci risulta Vittorio Prodi, fratello di Romano. L'azienda, partner della municipalizzata Hera, si occupa di rifiuti radioattivi e, secondo il servizio di Report, vede come socio di maggioranza, con il 96 per cento delle azioni, la Laboratori Protex Spa di San Marino. “Una parte delle quote – afferma il servizio - è schermata dalla Sofir Fiduciaria di Bologna e per questo è impossibile sapere a chi quelle azioni appartengano realmente”. Report ricorda che la Sofir Fiduciaria è oggetto di indagini da parte di Bankitalia, per presunte irregolarità nella gestione di centinaia di milioni di euro provenienti da San Marino. Tra i proprietari della Laboratori Protex di San Marino – sempre secondo il servizio di Report - insieme alla fiduciaria Sofir, c’è anche Vittorio Prodi, fratello dell’ex presidente del consiglio Romano Prodi, presidente della provincia di Bologna tra il 1995 e il 2004 ed europarlamentare del Partito Democratico fino ad aprile scorso.
Nessun commento:
Posta un commento