venerdì 18 agosto 2017

ROCCO CHINNICI E' UNO DI FAMIGLIA

Rocco Chinnici è uno di famiglia. Arriva a casa loro senza annunciarsi. E' affettuoso, protettivo. Per Lucia, la primogenita di Paolo e Agnese, è come uno zio. La settimana prima, è andata con Chinnici e sua figlia Caterina in gita a Pantelleria in elicottero.
Borsellino si ritrova ormai circondato da cadaveri.
Boris Giuliano. Emanuele Basile. Mario D'Aleo. Rocco Chinnici.
Si rintana nel Bunker con Giovanni Falcone, con Leonardo Guarnotta. Si immerge nelle indagini. Affoga fra le sue carte. Ha un debito d'amore verso gli amici che non ci sono più e verso se stesso.
<<Chi te lo fa fare?>>, continuano a ripetergli conoscenti e colleghi.
Taglia rapporti, seleziona le frequentazioni, si fa sempre più guardingo. Si tiene vicino solo gli amici veri.
E' un uomo diritto Paolo Borsellino, ha il culto della parola data, il senso dell'onore, è leale, generoso, sanguigno. 
L'uccisione di Rocco Chinnici l'ha scaraventato in una Palermo sempre più minacciosa che nasconde tanti tradimenti.
Sfila come testimone davanti ai suoi colleghi di Caltanissetta che indagano sulla morte del consigliere istruttore, racconta gli ultimi giorni di Rocco Chinnici, trascina gli esattori Nino e Ignazio Salvo in un vortice. E' solo anche in quel momento.
Molti magistrati palermitani <<dimenticano>> quello che aveva in mente Chinnici, le sue indagini sui potenti cugini di Salemi, la sua intenzione di indagarli per mafia. Borsellino riferisce ogni dettaglio, spiega tutto.
Palermo l'ha indurito, vive nel dolore. I suoi figli stanno crescendo in una città che non riconosce più. Lo sa che rischia lui e anche la sua famiglia.
Ma Paolo Borsellino ha passione, sentimenti forti, resiste a ogni compromesso, è di una semplicità disarmante, vero, colto, capace di parlare per mezz'ora in un siciliano strettissimo e poi, all'improvviso, di recitare a memoria il Paradiso o i versi di Goethe sulla sua Palermo in tedesco.
E' un uomo che ha paura per sé e per i suoi figli ma non arretra mai. Non ci pensa un solo istante a mollare. E finisce giù anche lui.
Muore neanche due mesi dopo la strage di Capaci.
Come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino viene dalla Kalsa. 
Da bambini hanno abitato a pochi passi l'uno dall'altro.
(da -UOMINI SOLI- di Attilio Bolzoni)



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