Era metà marzo quando scoppiava il caso dei Frecciabianca sostituiti da Trenitalia con i Frecciarossa sulla linea Milano-Venezia. Mentre gli squali della politica facevano a gara con i "faremo", "vedremo" e promesse varie, il Movimento 5 Stelle si attivava subito e il 16 marzo inviava una lettera a Trenitalia, per avere spiegazioni e per avanzare proposte risolutive.
Quella che vedete in immagine è la risposta dell'azienda.
Il nostro unico obiettivo è stato fin da subito limitare il pesante impatto economico e logistico nei riguardi di viaggiatori e pendolari, questi ultimi già costretti a viaggiare in condizioni scarsamente dignitose.
Fra le nostre proposte, il mantenimento delle tariffe (almeno per gli abbonati) e la garanzia di accessi senza prenotazione, al fine di conservare quei "posti in piedi" che con frequenza vengono utilizzati dai pendolari: chi viaggia da Brescia sa con quale frequenza capiti di saltare su un treno all'ultimo momento, di corsa, pur di non perderlo.
Ora l'azienda ci fa sapere di aver compiuto la propria scelta in base a «valutazioni di carattere commerciale», per «garantire la sostenibilità economica» dei servizi. Insomma, è una conferma: «I treni Frecciabianca verranno progressivamente sostituiti con i Frecciarossa». Nessuna risposta, purtroppo, in merito alla nostra proposta di prevedere posti senza prenotazione anche sulle tratte Frecciarossa.
Il quadro che si va delineando è sconfortante.
Con la scomparsa dei Frecciabianca, i pendolari si ritroveranno a dover scegliere fra treni regionali ancora più pieni, malsani e impraticabili, e costosi Frecciarossa. Questa deriva è figlia dell'assoluta noncuranza con la quale la Regione Lombardia ha gestito il trasporto pubblico locale negli ultimi 25 anni. Una politica fallimentare che rischia ora seriamente di costringere i cittadini a riprendere in mano le automobili, a consumare carburante e ad inquinare ancor di più.
Altro che innovazione e tecnologia, è un ritorno al passato.
Il Movimento 5 Stelle rimane vigile sul tema, e farà quanto possibile per ridare dignità ai viaggiatori e pendolari interessati dalla rimodulazione di Trenitalia.
Vi faremo sapere non appena ci saranno novità.
I portavoce bresciani del Movimento 5 Stelle
(fonte )https://www.facebook.com/vitoclaudiocrimi/photos/a.447215738692105.1073741829.440987599314919/1045867705493569/)
Come si possono definire "a regime di mercato" quando c'è un solo soggetto che presta tale servizio? Non sarebbe più appropriato parlare di "monopolio", visto che NON esistono treni regionali diretti da Milano a Venezia?
RispondiEliminaBasterebbe compensare la soppressione dei Frecciabianca, con l'accesso ad altri operatori (Italo ad esempio).
Attualmente costa meno viaggiare da Milano a Roma, dove a fronte della concorrenza tra Frecciarossa e Italo, si trovano spesso offerte Lowcost, che da Milano a Venezia, dove non c'è questa concorrenza.
Già treni italo circolano nelle tratte:
Torino-Milano / Brescia-Verona / Padova-Venezia...
...quindi vista la soppressione dei Frecciabianca,
perché la politica locale non si fa carico di richiedere almeno l'apertura VERA al mercato della tratta,
per garantire un abbassamento dei prezzi?
P.S.: sia chiaro che non sto chiedendo di agevolare italo, ma di fare un sistema DECENTE di collegamenti ferroviari, evitando di agevolare sempre e solo le direttrici verso Roma!
Se non possibile, RIDATECI gli espressi, che pur lenti avevano il pregio di permettere agli italiani, SENZA CAMBI, di andare tra le maggiori città italiane, a costo abbordabile