È lo stesso Maroni che ultimamente si è visto arrestare il braccio destro Fabio Rizzi (consigliere regionale della Lega ed ex presidente della commissione Sanità) per tangenti nella sanità. Ancor prima gli avevano arrestato per corruzione il vice Mario Mantovani (ex assessore alla Salute), da poco tornato a sedersi in consiglio grazie alla sospensione degli arresti domiciliari per un cavillo. Tutto questo è accaduto sotto il suo naso, senza che si sia mai accorto di nulla.
Ma niente sembra scalfirlo: Maroni è ancorato alla poltrona. E la Lega del "nuovo corso" ha pensato bene di piazzarlo capolista a Varese. Ora, chi siamo noi per impedire al candidato Maroni di fare campagna elettorale? Pare assurdo, ma è proprio con questa motivazione che la difesa di Maroni ha chiesto e ottenuto lo slittamento al 23 giugno del processo che lo vede imputato: il GIÀ governatore della Regione Lombardia deve farsi campagna elettorale perché candidato a Varese, quindi non può seguire le udienze.
E per fortuna che era stato proprio Maroni, nel settembre scorso, a chiedere di essere processato subito, con rito immediato. Cosa è cambiato da allora? Perché continua a rinviare?
MARONI NON SCAPPARE, FATTI PROCESSARE!
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