Il Pd e il Governo hanno appena bocciato, in Commissione, la nostra proposta di controllare i redditi dei politici una volta terminato il mandato.
Mentre da una parte introducono il redditometro per tutti i cittadini, dall'altra non consentono di verificare se un politico si sia arricchito in maniera spropositata durante il mandato, magari facendo favori al miglior offerente.
Con questa norma, valida per soli tre anni, avremmo potuto saperlo e agire effettivamente sul conflitto di interessi, che spesso si realizza dopo la fine di un mandato, quando si raccolgono i frutti del lavoro che da eletti si fa per sé e non per il bene del Paese.
La legge che sta uscendo da questa commissione fa il solletico a chi si trova in conflitto di interessi e che trae vantaggio dalla carica pubblica ricoperta.
In perfetta continuità con quanto fatto, o meglio non fatto, da Berlusconi.
Nessun commento:
Posta un commento