BAD BANK... in poche parole... NON MI PIACE!
L'idea che sta portando avanti il governo sulla Bad Bank comprende una garanzia dello Stato che sarà probabilmente posta a copertura dei crediti non riscossi delle banche che verranno acquistati dagli operatori del recupero crediti.Questo corrisponde nella pratica ad assicurare un certo guadagno con i soldi dei cittadini a chi acquisterà le famose sofferenze ossia quei crediti non riscossi dalle banche a volte erogati senza troppi controlli e senza troppe garanzie.
Un po' come funziona nel project financing, quando l'amministrazione garantisce gli utili all'operatore privato che realizza l'opera pubblica, andando contro i più banali principi di correttezza e ragionevolezza, anche in questo caso si vuole ridurre il rischio di impresa a tutto vantaggio sia delle banche che vendono i loro scheletri negli armadi sia agli operatori del recupero crediti che tenteranno di incassarli.
Favori a destra e a manca ma chi paga è sempre il cittadino che in questo caso pagherà due volte in quanto nel momento in cui la banca si libera del fardello ( cioè della sofferenza bancaria ) incassa uno sconto fiscale pari alle minori imposte che la banca pagherà in quanto potrà iscrivere a perdita ( e quindi ridurre il proprio utile) un importo pari alla differenza tra valore nominale del credito ed il prezzo realizzato.
Nel caso la banca fosse già in perdita e quindi non dovesse pagare imposte il regalo è ancora più cospicuo in quanto la banca può monetizzare e incassare con moneta sonante il credito di imposta da parte dell'agenzia delle entrate.
La garanzia di Stato sulla bad bank non serve.
Gli operatori del recupero crediti ci sono, e il mercato c'è!
Se il governo vuole usare queste garanzie vuol dire che sa già che le banche sono piene di pacchi, cioè crediti senza garanzie, questi pacchi non possono gravare sulle spalle dei cittadini!
FONTE ---> https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10208696679284877&set=a.1084973135053.2015537.1548121972
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