Il 19 luglio 2007, dalle ciminiere dell'impianto di Montale (PT) vennero rilasciate nell’atmosfera sostanze inquinanti oltre i limiti di legge, in particolare diossine e furani (capo di imputazione A), come, dalle analisi effettuate, che hanno portato all’attuale blocco della linea 1, sembra sia accaduto tra luglio e agosto di quest’anno. Seconda imputazione per Tibo e Capocci, l’aver mantenuto in funzione l'inceneritore per ben oltre le sole 4 consecutive ore previste dalla legge pur essendo a conoscenza che stava diffondendo sostanze altamente inquinanti. Terza accusa, l'aver provocato emissioni di gas, vapori e fumo atti a cagionare offesa e molestie alle persone.
Ieri nel processo d’appello ai due dirigenti dell’inceneritore di Montale sono state confermate le condanne.
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