giovedì 27 agosto 2015

Rifiuti - STIAMO AVVELENANDO IL MARE

269.000 tonnellate di plastica. Questa è la stima della plastica in mare effettuata sulla base dei risultati di 24 spedizioni effettuate fra il 2007 ed il 2013 attraverso i tutti gli oceani.
A rivelarlo è uno studio (http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371%2Fjournal.pone.0111913 ) di ricercatori di vari paesi (Stati Uniti, Cile, Francia, Sud Africa, Australia) nel quale, inoltre, si stimano nell'ordine di 5.250 miliardi le particelle di plastica che si trovano nei mari di tutto il mondo.
Infatti, oltre alla plastica che tutti noi possiamo osservare galleggiare in mare o ritrovare spiaggiata sulla riva (bottiglie, sacchetti, tappi, cavi, reti, polistirolo, ecc.), una importante componente è costituita dai frammenti microscopici che, pur scomparendo alla vista umana, restano nell'ambiente marino e, spesso, vengono ingeriti dagli organismi acquatici (uccelli, pesci, tartarughe e mammiferi), principalmente da quelli che si nutrono di plancton. Tali microplastiche possono causare danni sia di tipo meccanico (intasamento o abrasione degli organi interni, infiammazioni, ecc.) che chimico, trasportando composti inquinanti idrofobici (PCB, DDT e suoi metaboliti) e rilasciando, nei processi di degradazione, altre sostanze tossiche (ftalati, alchilfenoli, ecc.).




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