mercoledì 18 marzo 2015
Senago - QUALCHE VOLTA SI PUO' DIMENTICARE LA VERITA' A FURIA DI SENTIRSI RIPETERE LA SOLITA BUGIA
Giovedì 12 Marzo 2015 abbiamo partecipato alla serata, organizzata da Sinistra Unita Bresso, tenutasi presso la sala consigliare del Comune di Bresso.
Abbiamo ascoltato i relatori immaginando di essere sia cittadini di Bresso che cittadini di Senago in quanto, per entrambi, c’è un progetto vasche di laminazione incombente : il primo ancora in fase progettuale mentre per il secondo, come sappiamo, l’iter è nettamente più avanti.
Come cittadini di Bresso c’è stato fatto credere che il Sindaco di Senago è una persona che in tutti i modi, concessi dalla sua autorità, in tutte le sedi competenti e persino quella del suo partito (quello di Renzi pro vasche per intenderci), ha chiesto, spiegato e forse anche supplicato che il progetto vasche a Senago non andasse avanti in quanto non essere opera risolutiva al problema esondazioni. Abbiamo anche sentito dire da questo sindaco che la vaschetta di Bresso di 150.000/230.000 metri cubi sarebbe uno scempio per il nostro parco. Si parla di una vasca profonda ben 1 metro/ un metro e mezzo (ancora sembra non sia chiaro) che non servirebbe a nulla. Secondo i tecnici con cui si è confrontato la vasca dovrebbe essere almeno di 1.500.000 di metri cubi cioè 10 volte più grande , in tal caso cosa resterebbe del parco? Ci sarebbe ancora posto per il parco come lo conosciamo oggi?
Come cittadini di Senago abbiamo ascoltato “interessanti” interventi da parte degli altri relatori, nei quali veniva spiegato, con voce altisonante, che non dovremmo subire un progetto calato dall’ alto e soprattutto non dovremmo dire “non nel nostro territorio” . Anzi….dobbiamo guidare il progetto perché il problema deve essere risolto. Dobbiamo poi pretendere delle soluzioni alternative e, costi quel che costi, l’opera qualunque sarà, non dovrà essere fatta al risparmio. A loro dire queste vasche sembrano necessarie per tamponare l’emergenza che si crea ogni volta che ci sono forti piogge e quartieri di Milano e paesi dell’hinterland si allagano. Si deve continuare a lavorare sull’invarianza idraulica e pensare sia alla pulizia delle acque oggi inquinate sia alle fogne. È anche stato detto che senza manutenzione, il tratto tombinato del Seveso dopo Bresso è passato da una portata di circa 80 mt cubi al secondo a circa 25/30 mt cubi.
Poi è toccato al Sindaco di Senago affermare, per l’ennesima volta incoerentemente, che il territorio deve essere preservato, non come è stato fatto a Bresso, dove la percentuale d’ urbanizzazione è al 90%, ma come ha fatto Senago…… dove da anni si lotta per preservare il territorio. Ha detto inoltre che a Senago l’area urbanizzata è solo del 46 %, affermando che hanno costruito già uno scolmatore che taglia in due un quartiere. Non contento ha proseguito precisando che a Senago fanno già i parcheggi (perché servono) con i pozzi perdenti, in modo da recuperare l’acqua che una volta veniva assorbita naturalmente dalla terra, senza scaricarla direttamente in fogna o nel Seveso.
Ora come cittadini senaghesi ci sembrano doverose alcune precisazioni rispetto alle “fregnacce” udite:
che almeno negli ultimi 30/40 anni di battaglie sulla salvaguardia del territorio a Senago non se ne sono viste purtroppo.
Il Sindaco Fois ha affermato che il canale scolmatore taglia in due un quartiere, ma il tecnico delle acque ha risposto che il progetto dello scolmatore a Senago l’ha seguito lui negli anni dopo l’ Icmesa. In quel periodo, quando successe il disastro ambientale a Seveso, al di là dello scolmatore non c’erano case ad eccezione dei 7 palazzoni costruiti negli anni 60. Negli ultimi anni nonostante la presenza del canale scolmatore, le amministrazioni di cui ha fatto parte l’attuale sindaco e gran parte della sua attuale amministrazione hanno fatto edificare oltre un migliaio di appartamenti. Quindi chi ha tagliato un due il quartiere ?
che se siamo al 46% di urbanizzazione del territorio è solo grazie a vecchi amministratori che decisero istituire il parco delle Groane nel lontano 1976, imponendo stringenti vincoli edificatori nella porzione di Senago stante all’interno del parco.
l’attuale amministrazione, capeggiata dal sindaco Fois, con l’adozione del PGT prevedeva nell’area sud di Senago l’edificazione di almeno 135.000 m3 su terreno vergine (programma elettorale della maggioranza completamente disatteso), senza aver fatto un indispensabile censimento urbanistico e grazie anche alla riduzione degli indici di edificabilità sul costruito. Con l’ultimo PTCP provinciale quell’area è stata dichiarata “Agricola Strategica” vanificandone inizialmente le mire edificatorie. A questo punto l’amministrazione ha pensato bene di fare ricorso al TAR (con i soldi dei cittadini) per poter tornare ad edificare negli ambiti AT1 (Papa Giovanni) e AT4(stoccaggio di materiali pericolosi (tossico nocivo) e non, al confine con Bollate). Oggi, dopo aver vinto in parte il ricorso al Tar sul quartiere Papa Giovanni, hanno pure presentato ricorso al Consiglio di Stato per poter realizzare il centro di stoccaggio di materiali tossico nocivo e non (anche conosciuto, con una capriola semantica, come “cittadella produttiva”: 50/55000 mq per una superficie lorda di pavimentazione di circa 28500 mq). Senza dimenticare infine la presenza del crash test.
quindi negli ultimi anni, a Senago, al di fuori delle aree inserite nel parco è stato edificato tantissimo e infatti la nostra cittadina è piena di case e capannoni sfitti e/o vuoti (qualsiasi senaghese può confermarlo).
Che l’attuale sindaco ha contribuito, come assessore, a discutibili operazioni urbanistiche……tipo quella di via De Gasperi ( vicinissimo alle costruende vasche), dove qualche anno fa furono edificati circa 170 appartamenti, a oggi almeno un terzo risultano ancora invenduti e vuoti.
Caro Sindaco le bugie hanno le gambe corte!
Senago 5 Stelle - http://www.senago5stelle.it/#sthash.7HIvjXLy.dpuf
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