*REPORT - ASSEMBLEA NAZIONALE - 25 OTTOBRE 2014 - ROMA*
MOVIMENTO LEGGE RIFIUTI ZERO
1°PARTE:
*Conclusioni sintetiche dell'assemblea* (sono riportati solo i punti di netta convergenza)
Questa prima sezione assolve all'aspetto pratico di rappresentare, nero su bianco, quanto deliberato in assemblea ma assurge al compito di esplicitare anche una sorta di ottimismo ritrovato, giacché evidenzia che c'è accordo su molti più punti di quel che sembrava alla vigilia dell'assemblea.
*1° sezione: regioni*
esposizione delle indicazioni provenienti direttamente dalle assemblee regionali ed accompagnate dai report e dalle indicazioni dei referenti regionali che sono intervenuti senza essere supportati da un momento assembleare regionale:
*punti di convergenza*:
- regionalizzazione del movimento
- organizzazione orizzontale e trasparente
*2° sezione: finalità*
*punti di convergenza*:
- non è emerso alcun parere ostativo alla continuazione del movimento Legge Rifiuti Zero anche dopo l'iter parlamentare della legge;
- si è palesato l'impegno unanime nell'affrontare coesi tutto l'iter parlamentare della legge. Una volontà condivisa che si esplicita con l'adesione alle campagne e con le altre attività che saranno messe in essere lungo tutto il cammino della legge.
*3° sezione: delegazione*
*punti di convergenza*:
- l'assemblea riconferma i precedenti rappresentanti del movimento: Massimo Piras, Rossano Ercolini, Franco Matrone
- decide per l'allargamento della rosa di delegati a 5 persone, includendo: Natale Belosi, Vincenzo Miliucci
- riconferma quale supporto tecnico i precedenti: Enzo Favoino, Giuseppe d'Ippolito
- al quale viene aggiunto: Roberto Sernicola
*Carta della Rappresentanza*: l'assemblea decide di assumere una carta della rappresentanza che i delegati dovranno sottoscrivere e che li impegna al rispetto degli indirizzi dell'Assemblea Nazionale. Attualmente,
è stato approvato solo il senso del documento ed è stato dato mandato al "coordinamento delle regioni" il compito di effettuare un'ulteriore verifica per apportare le modifiche necessarie a rendere il documento
condiviso.
*4° Sezione: Organizzazione*
*punti di convergenza*:
- l'*assemblea nazionale* pubblica è l'organo principale del movimento che da l'indirizzo politico e si riunisce almeno 2 volte l'anno. Tra i suoi compiti essa decide la struttura del movimento e nomina i delegati a
rappresentare il movimento nell'iter parlamentare della legge. Le assemblee saranno decise con largo anticipo e saranno itineranti sul territorio nazionale;
- il *coordinamento delle regioni* costituito con un referente regionale per regione e quindi potenzialmente costituito da un numero massimo di 20 membri si occuperà per conto dell'assemblea nazionale del rispetto delle decisioni prese in assemblea nazionale e di vidimare le comunicazioni ufficiali del movimento. Inoltre, essa decide data, luogo ed ordine del giorno delle assemblee nazionali itineranti;
- *segreteria* Non essendo pervenuti ad una decisione sulla sua costituzione e sul suo funzionamento, si è dato mandato al neonato "coordinamento delle regioni" di definire una proposta condivisa che sarà
inserita all'Ordine del Giorno della prossima assemblea nazionale per l'approvazione definitiva. Si riportano le opzioni che sono emerse durante l'assemblea:
- organo unico e nazionale;
- organo pro tempore, itinerante e a rotazione fra le regioni;
- organo con un nucleo fisso con compiti meramente operativi e con il mandato di consultare la base regionale per le altre attività
*5°* sezione: campagne
*6°* sezione: petizione e denuncia
*7°* sezione: sblocca italia
Per queste sezioni, a causa del poco tempo rimasto e della sensibile diminuzione dei presenti, sono state effettuate delle succinte esposizioni che non rendono merito all'ottimo lavoro fin qui svolto per la loro
definizione. Per questo motivo, alleghiamo al report le schede di approfondimento delle campagne e delle altre azioni in cui il movimento è impegnato.
2°PARTE:
*Analisi dell'assemblea*
L'assemblea si è svolta nel migliore dei modi possibili. I partecipanti hanno assunto un atteggiamento collettivo responsabile, ascoltando con attenzione gli interventi e facendo tesoro delle proposte e delle posizioni emerse. Questa atmosfera positiva ha debellato molte polemiche, lasciando spazio alle parole d'ordine che maggiormente si sono state pronunciate: *regionalizzazione, orizzontalità, trasparenza e fiducia*. Una fiducia reciproca che si è fatta avanti da sola, man mano che il dibattito proseguiva, per la precisione
delle argomentazioni, tutte sul pezzo e mai faziose. Insomma, un livello alto che ha facilitato il compito dei moderatori.
La riunione ha dovuto affrontare molti punti importanti ed urgenti all'ordine del giorno e, in proporzione, poco tempo a disposizione. Due condizioni contrastanti che ne anticipano altre di maggiore entità e che questa breve analisi tende a sottoporvi:
FINALITÀ:
Si è sentita forte la voglia di procedere insieme e, da un certo punto di vista, il tema della finalità "temporale" del movimento ha finito per evidenziare il differente atteggiamento, anche intimistico, tra il proprio coinvolgimento personale e la durata dell'impegno. La diversità di approccio al volontariato ed il confronto tra le due diverse posizioni, che si preannunciava essere di natura ideologica, si è stemperato in un tenace "continuiamo !" ma subito ribaltato in un più pratico "*prodighiamoci a fare ancora meglio*".
DELEGAZIONE:
Si è fatto certamente quadrato sulla delegazione parlamentare dove nessuno ne è uscito sfiduciato, anzi, c'è stato un riconoscimento del lavoro fin qui svolto. Un segnale molto positivo che qualifica i nostri delegati ai
quali è stato chiesto solo di sottoscrive un documento rispettoso dell'Assemblea Nazionale che li ha eletti. Ma nessuno tra i relatori, ha dimenticato di spostare l'attenzione sull'altra faccia della medaglia e, cioè, quanto nel parlamento sia *sfavorevole la posizione della nostra legge rispetto alle forze ad essa ostili* e contro le quali, persino l'autorevolezza dei nostri rappresentanti, rischia di risultare vana.
ORGANIZZAZIONE:
La massima attenzione verso la struttura "centrale" preannunciava attriti ed invece ha finito per evidenziare, in primo luogo, *la labilità delle organizzazioni regionali*. Una contraddizione che ci rimanda indietro sui
territori dove il lavoro è ancora in salita e, infatti, molti referenti hanno onestamente annunciato la loro limitata rappresentatività e, in alcuni casi, è stata denunciata la mancanza di unità locale. Se ne deduce che le assemblee regionali, cuore del movimento, meritano maggiore attenzione.
Al varo del nuovo Coordinamento delle Regioni, costituito dai referenti delle assemblee locali, terminate le incombenze ad esso assegnate dall'Assemblea Nazionale di Roma, fa seguito il compito di affrontare
insieme con matura e serena combattività gli aspetti cruciali sottolineati, prima in assemblea ed ora nel report.
*Attenzione*: tutti i file relativi ai report regionali e alle campagne in corso del movimento saranno inviate in una successiva mail per non appesantire questa importante comunicazione.
I moderatori: Patrizia Pappalardo, Silvia Acquistapace, Alessandro Zagaria, Claudio Pellone
La supervisione: Coordinamento delle Regioni
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