mercoledì 19 novembre 2014

La meritocrazia secondo Renzi. Il caso Manzione: da comandante vigili di Firenze a capo legislativo del Governo.



Come tutti sanno, oggi le leggi le fa il Governo ed in particolare l’Ufficio legislativo del Governo.
Palazzo Chigi, che ne è la sede, si è ormai trasformato di fatto nella prima camera legislativa, la seconda è il Nazareno.
Chi dirige Chigi? Antonella Manzione, che faceva il comandante dei vigili urbani a Firenze quando Renzi era sindaco.
Così ho posto un’interrogazione e la risposta, che allego, è stata una fotografia del concetto renziano di meritocrazia con il quale il premier si riempie sempre la bocca.
Eccone uno stralcio: “il Presidente del Consiglio sceglie i soggetti a cui affidare i suddetti incarichi” tra “magistrati delle giurisdizioni superiori ordinaria e amministrativa, avvocati dello Stato, dirigenti generali dello Stato ed equiparati, professori universitari di ruolo” …tutte cose che la Manzione naturalmente NON è, aggiungendo “ovvero persone, pur non appartenenti ai ruoli della Pubblica Amministrazione, di particolare e comprovata qualificazione professionale […] che abbiano acquisito una particolare specializzazione professionale, culturale, scientifica”.
Per cui, secondo Renzi, la Manzione sarebbe adatta per il ruolo in questione in quanto è stata “titolare di diversi qualificanti incarichi dirigenziali di livello apicale, tra cui, non da ultimo, quello di direttore generale presso il Comune di Firenze”.
Molto bene, ma cosa c’entrano questi incarichi con lo specifico ufficio dell’attività legislativa del Governo?
La particolare qualificazione professionale – è ovvio – dovrebbe essere conseguita nel campo specifico di cui si va a ricoprire l’incarico dirigenziale!
Sarebbe immaginabile mettere un grande regista a capo di un ospedale o un premio Nobel per la chimica a dirigere un’orchestra?
Secondo il Governo sì.
Così ci ritroviamo il comandante dei vigili urbani a dirigere tutte le leggi che incideranno sulla vita di tutti.
Molto male, peraltro, visti gli ingorghi che continuamente si creano.
Ecco cos'è la meritocrazia per Renzi: occupare i posti chiave delle istituzioni con suoi amici fidati, anche se privi delle competenze, meglio se donne, così, offendendo tutte le donne può dire “almeno è una donna”.

Danilo Toninelli https://www.facebook.com/danilotoninelli.m5s/posts/477314559073313




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