I principi psicologici proposti alla base della guerra psicologica sono tanto semplici quanto atroci
consistono nell'agire sui bisogni della persona, cioè quelle insufficenze che spingono un'individuo ad agire per soddisfarle
La guerra psicologica, prima crea un bisogno, di sicurezza, di giustizia... economico.. poi impedisce che l'obiettivo ( una persona, un gruppo, un popolo) per un certo tempo possa soddisfarlo, quindi crea insicurezza, frustrazione, paura, in modo che la persona entri sempre più in tensione e quando ritiene che la pressione sia sufficente, attraverso specifici protocolli, segna una polarità, cioè indirizza l'obiettivo al modo per soddisfarlo e quindi l'obiettivo reagirà immediatamente nella direzione voluta dall'operatore di guerra psicologica per soddisfare questo bisogno.
(Dal minuto 52 intervento della giurista Solange manfredi).
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