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mercoledì 9 luglio 2014

DIMOSTRAZIONE DI PARTECIPAZIONE DIRETTA: il cittadino che chiede conto al proprio stato e SOPRATUTTO lo aiuta a migliorarsi - O SI SMETTE DI DELEGARE O SI MUORE.

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Oscar Brazzo <...@hotmail.com>
Date: 08 luglio 2014 19:13
Oggetto: Mail inviata ai Deputati
A: "luigi.piccirillo82@gmail.com" <luigi.piccirillo82@gmail.com>

Ciao Luigi, di seguito il testo della mail che ho appena inviato ai Deputati firmatari dell'interrogazione. Non ho trovato Andrea Cecconi, boh.
Un abbraccio.

<<Buongiorno, sono un elettore M5S, nonchè tecnico di radiologia esperto in Tomografia Computerizzata Multidetettore. Sono un docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università al corso di Laurea Triennale per Tecnici di Diagnostica per Immagini e Radioterapia. Uno dei miei studenti mi ha fatto notare il post che fa riferimento all'IRS in oggetto, a cui ho risposto dicendo la mia. Luigi Piccirillo mi ha suggerito di contattare direttamente Voi.

Premetto che il problema della dose radiante in TC (TAC è un termine oramai limitativo, quasi desueto, visto il progresso tecnologico della metodica nell'ultimo decennio almeno) comincia ad essere piuttosto serio ed il fatto che sia arrivato alla Camera dei Deputati da "cittadini" con cui condivido le opinioni non può che farmi piacere. 
Leggendo, però,  il testo dell'interrogazione che avete presentato, l'ho trovato piuttosto semplicistico; ho avuto l'impressione che siano state messe insieme nozioni prese a caso dalla rete e non sempre rispondenti pienamente al vero. Badate, non è un rimprovero... Ritengo che, se questo argomento deve essere affrontato, debba essere affrontato con competenza e con l'aiuto di competenti. La politica non saprebbe dare le risposte e/o trovare le soluzioni necessarie più di un competente in materia perché un politico non sa cosa siano le radiazioni, non sa cosa è una TC, come funziona e cosa può dare . Serve scienza, conoscenza perfetta della metodica, conoscienza dei vari parametri espositivi che vanno a trasformarsi in "dose" per il paziente, consapevolezza di come la modifica di tali parametri può ridurre la succitata dose, pur mantenendo una qualità dell'immagine accettabile per fornire il fine ultimo di qualsiasi esame di radiodiagnostica, che è la diagnosi.
Se, dal punto di vista teorico, con le TC multidetettore può verificarsi, come avete scritto,  un aumento di dose per il paziente, per trovare la soluzione è necessario conoscere a fondo il problema, è necessario comprendere perché questo accade:

1) La TC è diventata una metodica diagnostica talmente affidabile, che, come avete scritto, viene prescritta ed eseguita troppo spesso, anche  senza criterio. 
2) L'evoluzione tecnologica consente l'esecuzione in tempi rapidissimi di più fasi sull'anatomia studiata; detto in soldoni, più "passate" sulla stessa parte anatomica per studiare il comportamento delle lesioni nel tempo.
3) Gli spessori di strato che si utilizzano nelle moderne macchine arrivano a mezzo millimetro,con conseguente aumento della rumorosità dell'immagine; per compensare ciò si deve aumentare la dose.

Detto questo, che si sposa con ill succo della Vostra interrogazione, nella pratica corrente l'operatore di queste macchine può e DEVE riuscire a ridurre la dose di radiazioni. Nella pratica corrente, se l'esame è eseguito da persone competenti, si usano dosi notevolmente inferiori ai LDR (Limiti Diagnostici di Riferimento) previsti dalla letteratura internazionale e dalla L.187/2000, cui fate riferimento.
Dire che una TC del cranio fornisce la stessa dose di 300 radiografie è una inesattezza. In media, magari, può essere così se si utilizza un Tomografo Computerizzato Multidetettore come la lavatrice di casa nostra: metti il programma e lei lava da sola! 
Ho l'onore ed il piacere di far parte di un gruppo di colleghi di tutte le parti d'Italia che fanno la radioprotezione del paziente la loro mission, non solo in TC. Tutti i corsi che facciamo (Congressi Nazionali,recentemente  il MEDIT di Vicenza) cercano di portare la nostra esperienza quotidiana in questo campo, sposata alla letteratura internazionale che si occupa di questi temi. 
Per ridurre la dose radiante in TC è assolutamente necessario che Tecnici di Radiologia e Medici Radiologi comprendano da un lato che si può fare e che dall'altro si DEVE fare! E non mi riferisco alla Federazione Nazionale TSRM o alla SIRM... Mi riferisco a chi calpesta tutti i giorni questo terreno e sa come si fa.

Ultimo "appunto": siete proprio sicuri che la presenza del Medico Radiologo possa contribuire a ridurre la dose al paziente? Andrei cauto  con il " la prestazione viene acquisita con ridotte garanzie per il paziente, esponendolo impropriamente a dosaggi non dovuti o non necessari". Le mani sulla macchina le mette il tecnico! Il profilo professionale del 1994 gli dà l'autonomia nell'esecuzione di esami senza mezzo di contrasto e la 187/2000, tradotta ad arte dall'EURATOM cui fate riferimento, miracolosamente la fa scomparire. Leggetevi l'EURATOM originale e confrontatela con la traduzione fatta per la 187/2000...
Qualche giorno fa dei colleghi di Marlia, precedentemente rinviati a giudizio per esercizio abusivo della professione per aver fatto esami in teleradiologia senza medico radiologo, sono stati assolti "perché il fatto non sussiste". 

Se davvero volete risolvere il problema la strada è una sola: separare le competenze tra Medico Radiologo e Tecnico di Radiologia. Il primo deve occuparsi della giustificazione degli esami di Radiodiagnostica e, nello specifico, TC e della diagnosi; il secondo deve essere ritenuto il responsabile dell'ottimizzazione degli esami. Solo così, a mio avviso, si risolve il problema che tutti noi abbiamo a cuore. Ma coi radiologi la vedo molto dura :D.

Mi scuso per la prolissità e, magari, per la confusione, ma l'argomento merita uno studio approfondito.
Se avete necessità  e la questione vorrà essere affrontata in maniera seria e basandosi su evidenze scientifiche i colleghi del gruppo ed io siamo a disposizione.

Cordialmente
O.B.>>.





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